L’aggregazione di artisti indipendenti mette in risalto l’importanza delle singole biografie così come della loro radice creativa. Tutti partecipano in modo esclusivo al disegno artistico nel suo insieme. Il loro numero è variabile e attualmente sono qui di seguito:

Giorgio Degasperi (‘63) Brunico, laureato (DAMS spettacolo). Muove la sua ricerca artistica
  Giorgio Degasperi da suggestioni tratte dal teatro metafisico e dalla follia, confrontandosi con le esperienze di Giuliano Scabia, Anatolij Vassiliev, Richard Schechner e con il lavoro di gruppi come il Teatro Nucleo e l'Osmego Dnia. Ha lavorato per Theater in der Klemme (Merano, BZ), Zemrude (Bologna), CUT (Venezia), La Baracca-Teatro Testoni (Bologna) per vari enti pubblici e associazioni e in molte situazioni di marginalità sociale (carcere, nomadi, anziani, quartieri di periferia, ecc.). Da tempo cerca di coniugare il teatro e le forme rituali popolari, nei loro aspetti sia metafisici sia sociali.
Caterina Palmucci ('73) Ancona, laureata in sociologia. Per alcuni anni ha lavorato
parallelamente come sociologa, intraprendendo studi sulle comunitá di adolescenti e su alcune comunitá rurali (Kossovo), come attrice in collaborazione con I commedianti (Urbino), Il Teatro di Gommapiuma (Ancona) e come animatrice/trampoliera in feste popolari. Ha partecipato inoltre a progetti di teatro territoriale per il Comune di Modena e il Comune di Bologna. Ora ha abbandonato la sociologia scientifica e si occupa di teatro rituale che piú corrisponde al suo modo di voler conoscere la societá.
Caterian Palmucci
Alessandro Lucci (‘76) Sulmona, diplomato in scenografia (Accademia delle Belle Arti
Alessandro Lucci
dell'Aquila). Attore, scenografo e cuoco. Ha lavorato in progetti teatrali per ClasseMista di Sulmona, per Drammateatro di Pescara e nel teatro scuola dei comuni della Valle Peligna, ha inoltre organizzato diverse rassegne teatrali.
Luce Prola (‘76) Aosta, laurea DAMS, attrice, panificatrice, danzerina e canterina.
A 17 anni si innamora del teatro, tenta le vie istituzionali ma ai provini le viene la febbre. Si forma allora attraverso laboratori più umani e incentrati sull'uso del corpo. Nel '98 incontra Ey de Nèt ma, troppo giovane, dopo un anno crolla e se ne va. Lavora, tra gli altri con E. Vargas sul teatro sensoriale e col Teatro del Piccione (teatro ragazzi) interessandosi alla dimensione del contastorie.
Alla ricerca di un teatro che spezzi il velo dell'illusione, nel '06 non resiste al richiamo di Zeroteatro e rientra nel gruppo.
Luce Prola
Anna Lisa Cantelmi (‘73) Pacentro, ha conseguito il titolo di erborista presso la facoltà di Farmacia
Annalisa Cantelmi
di Urbino ed ha esercitato questa attività per quindici anni a Sulmona (AQ). Da dieci anni porta avanti uno studio sugli stati alterati di coscienza ed in particolare una ricerca teorica e pratica sul ruolo della donna nei rituali di guarigione. Nel teatro rituale ha riconosciuto un possibile cammino verso la scoperta di un luogo dove vivere il proprio dire.