Sono sicuro che se vi proponessero delle azioni
della Shell con le quali, impegnando 1 euro, dopo un anno
ne ricevereste 100 e sapendo che questo euro serve a finanziare
pozzi petroliferi in Nigeria, voi rifiutereste. Perché
chiudendo gli occhi vi verrebbero in mente laghi incatramati
di greggio, villaggi svuotati, foreste lussureggianti con
sullo sfondo una grossa centrale con tanto di tubo sputafuoco.
E se la stessa Shell vi offrisse cento
azioni da 1 euro che fra un anno diverrebbero mille, per impiegare
i vostri risparmi nel finanziamento delle energie alternative
e tra queste la nucleare? Sono abbastanza sicuro che voi rifiutereste,
perché vi verrebbero in mente spiagge affollate di
bagnanti inseguiti da conchiglie giganti.
Sono certo che se un critico vi proponesse
di acquistare un'opera "di un artista eccezionale" a poco
prezzo dicendovi che col tempo acquisterà valore, voi
rifiutereste perché sarebbe impensabile avere appeso
alla parete della sala una tavolozza che, per acquistare valore,
aspetta solo che "l'artista eccezionale" muoia.
Se un bagarino vi proponesse 50 biglietti
di un concerto da rivendere poi a 50 euro l'uno voi rifiutereste
per regalarli invece a 50 amici e dire "Questa sera pago io
!"
Se un produttore vi proponesse di investire
su un film usando attori affermati e dicendovi "Ma si, dai,
una cosa da home video, un facile guadagno"... voi rifiutereste,
lo so, perché l'idea che qualcuno una bella sera d'estate
possa restare a casa a guardare un dvd perdendosi il fresco
dopo il tramonto, vi farebbe soffrire.
Vedete? Non è mai una questione di
soldi o di guadagno, il nodo sta nell'immaginario.
Allora lasciamo perdere le questioni economiche,
i facili guadagni...io vi propongo di acquistare azioni che
facciano bene all'immaginario.
Vi chiedo di impegnare la vostra energia in
poesia, vi offro tutta la poesia che non so scrivere ma che
so fare.
Vi offro i viaggi di Zeroteatro, i suoi spettacoli, le sue
performances, i suoi dispositivi...
Vi propongo i campi sterminati di girasoli della Serbia e
sullo sfondo una stradina e un autobus bianco che va
Vi prometto guadagni d'oro fatti di corvetti dagli occhi celesti
posati sulle antenne della TV a Sarajevo
il rumore dei pattini a rotelle nei lucernai
cento bambini che gridano "Bacio! Bacio!" dentro a una buia
palestrina degli anni '60
marziani venuti da altri mondi a vedere come gli zingari ci
riescono
Quello che vi è sto esponendo è
lo sforzo dei casellanti nell'azionare le manovelle delle
barriere nel profondo est continentale
i carretti agghindati a festa per il patrono con le canzoni
che tutti sanno
i falò sotto i palazzi a Bologna
il vestito elegante del suonatore di strada.
Il guadagno di queste azioni? È come
portare un secchio d'acqua al madonnaro della strada: un po'
d'acqua la beve il madonnaro, un po' la porterà via
per costruire nuovi gessetti e il resto ve la restituisce...guardando
il secchio vi accorgerete che quasi tutta l'acqua è
rimasta, così voi potrete buttarla sopra l'ultima madonna
che scomparirà per sempre in una pozza colorata e quell'ultimo
sguardo sarà vostro. Per sempre.
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