# un teatro d'azione (Giorgio Degasperi)
# nutrimento reciproco (Caterina Palmucci)
# bagaglio invisibile (Anna Lisa Cantelmi)
# a vele spiegate (Luce Prola)

 

 

 

 

 

 

# secchi d'acqua

 

di alessandro lucci

 

 

Sono sicuro che se vi proponessero delle azioni della Shell con le quali, impegnando 1 euro, dopo un anno ne ricevereste 100 e sapendo che questo euro serve a finanziare pozzi petroliferi in Nigeria, voi rifiutereste. Perché chiudendo gli occhi vi verrebbero in mente laghi incatramati di greggio, villaggi svuotati, foreste lussureggianti con sullo sfondo una grossa centrale con tanto di tubo sputafuoco.

E se la stessa   Shell vi offrisse cento azioni da 1 euro che fra un anno diverrebbero mille, per impiegare i vostri risparmi nel finanziamento delle energie alternative e tra queste la nucleare? Sono abbastanza sicuro che voi rifiutereste, perché vi verrebbero in mente spiagge affollate di bagnanti inseguiti da conchiglie giganti.

Sono certo che se un critico vi proponesse di acquistare un'opera "di un artista eccezionale" a poco prezzo dicendovi che col tempo acquisterà valore, voi rifiutereste perché sarebbe impensabile avere appeso alla parete della sala una tavolozza che, per acquistare valore, aspetta solo che "l'artista eccezionale" muoia.

Se un bagarino vi proponesse 50 biglietti di un concerto da rivendere poi a 50 euro l'uno voi rifiutereste per regalarli invece a 50 amici e dire "Questa sera pago io !"

Se un produttore vi proponesse di investire su un film usando attori affermati e dicendovi "Ma si, dai, una cosa da home video, un facile guadagno"... voi rifiutereste, lo so, perché l'idea che qualcuno una bella sera d'estate possa restare a casa a guardare un dvd perdendosi il fresco dopo il tramonto, vi farebbe soffrire.

Vedete? Non è mai una questione di soldi o di guadagno, il nodo sta nell'immaginario.

Allora lasciamo perdere le questioni economiche, i facili guadagni...io vi propongo di acquistare azioni che facciano bene all'immaginario.

Vi chiedo di impegnare la vostra energia in poesia, vi offro tutta la poesia che non so scrivere ma che so fare.
Vi offro i viaggi di Zeroteatro, i suoi spettacoli, le sue performances, i suoi dispositivi...
Vi propongo i campi sterminati di girasoli della Serbia e sullo sfondo una stradina e un autobus bianco che va
Vi prometto guadagni d'oro fatti di corvetti dagli occhi celesti posati sulle antenne della TV a Sarajevo
il rumore dei pattini a rotelle nei lucernai
cento bambini che gridano "Bacio! Bacio!" dentro a una buia palestrina degli anni '60
marziani venuti da altri mondi a vedere come gli zingari ci riescono

Quello che vi è sto esponendo è lo sforzo dei casellanti nell'azionare le manovelle delle barriere nel profondo est continentale
i carretti agghindati a festa per il patrono con le canzoni che tutti sanno
i falò sotto i palazzi a Bologna
il vestito elegante del suonatore di strada.

Il guadagno di queste azioni? È come portare un secchio d'acqua al madonnaro della strada: un po' d'acqua la beve il madonnaro, un po' la porterà via per costruire nuovi gessetti e il resto ve la restituisce...guardando il secchio vi accorgerete che quasi tutta l'acqua è rimasta, così voi potrete buttarla sopra l'ultima madonna che scomparirà per sempre in una pozza colorata e quell'ultimo sguardo sarà vostro. Per sempre.

 

# un teatro d'azione (Giorgio Degasperi)
# nutrimento reciproco (Caterina Palmucci)
# bagaglio invisibile (Anna Lisa Cantelmi)
# a vele spiegate (Luce Prola)